Di Fabio Zancarella
La moda letteraria di comporre satire e poesie prendendo come punto di riferimento i Trionfi dei Tarocchi si ritrova abbondante dal Cinquecento in poi. Fra i diversi esempi ricordiamo la satira composta da Pietro Aretino dal titolo Pasquinata per l’elezione di Adriano VI (1), lo Strambotti di Triumphi, canzone di anonimo di fine XV o inizi XVI secolo (2), il Giuoco de’ Trionfi di Notturno Napolitano (3) e tante altre.
Inspirandosi al concetto della Scala Mistica presente nei Trionfi (4), Fabio Zancarella ha composto una poesia, che volentieri pubblichiamo, dove ciascun Trionfo assume un ruolo di primaria importanza nell’illustrazione di tale percorso di elevazione.
Luna Mistica
Cara luna, influente madre del sentimento,
terra e acque si muovono con te.
Riferimento del viaggio e sintesi
di chiaro e scuro.
Cosa vuoi dirmi domani?
Ti dico, ma ancora non mi capisci.
Sta per esplodere la testa del mondo costruita
nella tua torre, solo dopo mi capirai.
Nasci vuoto e libero, viaggiatore del mondo,
un piede fermo e uno vola.
Subito inizi a magheggiare, muovi le mani, cerchi risposte, vivi disilluso per illuderti.
Ti muovi nel territorio infinito e onnipotente
fino alla stretta regolare di chi crea l’ipotesi del tuo impero.
Imperatore e imperatrice diventano te
e inizi la prigionia.
Addestrato nel giusto e nello sbagliato inciampi nella dottrina,
spirito di libro chiuso e ferola della visione.
Ti accendi verso ciò che chiami Amore,
desiderio ardente e ti scotti,
fino al comparire del trionfo temperante.
Andare e venire delle acque eterne
della sorgente di vita a moderare la pulsione.
Un piede su e uno giù dalla terra che scotta ed è fredda.
Si alza l’energia della pulsione interiore,
sali orgoglioso sul carro di Ezechiele.
Conosci le risposte alle domande della sfinge.
Voglia di mondo esterno ti incita
finché la mano delicata di un angelo
chiude la bocca famelica del leone,
la tua forza di governare e equilibrare
il forte e il leggero,
il duro e il molle,
l'ombra e la luce,
te e te.
La mano alzata chiama la lanterna
dell’eterno trionfante sul tempo,
più forte della fama.
La lanterna vede dentro il tuo giardino d’ulivi,
nello spirito dell’olio ungi il tuo carisma.
L’olio brucia, luce della lanterna,
illumina il tuo girare.
Il mandala della vita, la tua ruota.
Solo la capacità di lasciare andare
e non resistere consente alla ruota
di girare nell'eterna energia,
più delle fiamme, risultato del resistere.
Regni, regnavi, non regni più e regnerai.
Questo il giro, mandala dell’armonia.
Lascia andare ogni attaccamento,
esisti e la r di resisti consumala al primo giro.
Far morire le cose inutili scendendo nell’inferiore conoscendo meglio chi sei,
chi sei veramente.
Un diabolico modo di vedere
cosa ti tiene separato.
La comprensione esplode dal giù al su,
dal dentro al fuori.
Giungi al capo della torre dove il forcone
della sfera ignis ti apre all’infinito cielo.
Finalmente vedi e conosci le stelle
veramente per quello che sono.
Annuncio della tua venuta consapevole.
Questo è il tempo del matrimonio con me,
madre cosmica del tuo sentire.
Sentiero di riferimento per aprirti
al sole senza eclissi.
Sole, padre sempre giovane del tuo chiaro sè,
il tuo patrimonio di sempre.
Questo è il tempo della tromba
e del suo suono.
OM della conoscenza universale.
Il giudizio amorevole dell’angelo sale con te
fino al punto in cui potrai giudicare,
perché conosci il giudizio.
Non è il giudizio così come lo consoci ora
ma è comprensione alta, libera e sicura,
la spada è alta e non abbassata.
Più in alto il divino, li ti eclissi nella tua ellissi.
Il se di te è completo, ermafrodita della vita,
sicuro nella tua mandorla,
quello è il mondo in cui ti riconoscerai
per quello che sei sempre stato
e il viaggio dell’io diventa sè.
Oggi ti vedo nella tua la torre,
dalla mia luce e quella del padre
e giovane sole.
Tu mi vedrai con meraviglia
ma non saprai niente di me
domani più di oggi,
se non sarai uscito da li.
Che meravigliosa favola è la vita.
Ho una domanda?
Non c’è altro tempo ci sentiamo più in là.
Note
1 - Si legga al riguardo il saggio I Tarocchi In Letteratura I
2 - Ibidem
3 - Si veda il saggio I Tarocchi in Letteratura II
4 - Sulla struttura della Scala Mistica dei Trinfi si rimanda alla lettura del saggio La Storia dei Tarocchi (Paragrafo: L'Armonia Celeste), mentre per il concetto di Scala Mistica in senso generale si legga il saggio omonimo.