Torino - Grande mostra sui tarocchi

Dal 4 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018

 

Reg Piem                Ciità T          figo             

                   

                                                                                             

                   

Tarocchi. Dal Rinascimento ad Oggi

 

In occasione del 30° anno di fondazione della ditta 'Lo Scarabeo'

 

 

Sede espositiva

MEF- Museo Ettore Fico, Via Francesco Cigna 114 - Torino

 

Inaugurazione

 4 ottobre 2017

La mostra terminerà il 14 gennaio 2018

 

Orari 

da mercoledì a venerdì ore 14 - 19 / sabato e domenica ore 11 - 19

 

 

Il Museo Ettore Fico e la Casa Editrice Lo Scarabeo presentano un evento espositivo unico nel suo genere: i Tarocchi, dalla loro nascita in Italia intorno alla metà del Quattrocento fino ai giorni nostri, rivelati attraverso un ricchissimo repertorio di mazzi antichi e moderni, libri, stampe, documenti, immagini e testi – su oltre mille metri quadri di esposizione. Si tratta di un vero e proprio viaggio “iniziatico” per raccontare i Tarocchi ogni loro aspetto: storico, artistico, letterario, di costume, magico, di consapevolezza, di crescita personale e spirituale in un allestimento coinvolgente, concepito per accogliere il visitatore e farlo viaggiare nel tempo. 

 

Visitando le sezioni della mostra con il supporto di materiale audiovideo e di applicazioni multimediali, grazie all’ausilio di una App creata appositamente per l’esposizione e dei QRCode presenti nel percorso espositivo, il pubblico vivrà un’esperienza personale, profonda e suggestiva.

 

La mostra inizia dai luoghi dove vennero realizzati i primi mazzi di Tarocchi - nell’Italia delle corti rinascimentali – e presenta una vasta raccolta di opere artistiche e di carte provenienti da importanti collezioni private, per la prima volta riunite in un unico luogo.

 

Sarà possibile vedere questi preziosissimi oggetti d’arte, insieme a documenti che ne testimoniano il valore culturale e sociologico per l’Occidente. Oltre alle carte miniate in oro utilizzate nelle antiche corti rinascimentali italiane, saranno esposti editti, incisioni, matrici di stampa e bozzetti inediti di importanti artisti contemporanei. Tra le opere più significative vi saranno alcune carte del mazzo Visconti (1451 ca.), i Tarocchini realizzati dall’incisore Giuseppe Maria Mitelli (1634-1718), edizioni antiche dei Tarocchi Marsigliesi e rarissimi mazzi di produzione italiana, francese e tedesca come i Tarocchi austriaci della Secessione Viennese. Saranno inoltre presenti il mazzo di Etteilla (1738-1791), la prima edizione pubblicata nel 1909 dei Tarocchi Rider Waite (il mazzo diTarocchi più conosciuto nel mondo anglosassone, ideato da Arthur Edward Waite e realizzato da Pamela Colman Smith) e i raffinati Tarocchi dell’esoterista Oswald Wirth (1860-1943), più numerosi mazzi contemporanei che ne testimoniano la costante evoluzione.

 

Il piano inferiore del museo sarà dedicato all’esposizione di rari esemplari antichi e moderni, nonché ai simboli e ai significati dei Tarocchi dall’esoterismo fino alla moderna spiritualità, passando attraverso la psicologia e lo storytelling.

 

Salendo al piano superiore, il visitatore verrà immerso nuovamente nell’arte sia antica sia contemporanea. Gli verrà inoltre mostrato come viene costruito un mazzo di Tarocchi, partendo dall’iconografia fino alle tecniche di stampa. 

 

Il Comitato Scientifico della mostra vede, fra gli altri storici, il prof. Andrea Vitali, presente nel catalogo con tre importanti interventi (Edizioni Lo Scarabeo). In tale occasione, Vitali, a cui si deve l'aver reperito documenti storici che hanno rivelato l'inventore del gioco, il significato della parola 'tarocco', il motivo della presenza del Bagatto (argomenti da sempre oggetto di indagine da parte dei più importanti storici) terrà una conferenza sulla storia dei tarocchi basata sui documenti (Venerdì 1 dicembre, ore 18) e sulle teorie junghiane riguardanti l'energia dei simboli, grazie alle quali oggi siamo in grado di  comprendere la funzione dei simboli in campo divinatorio, così come si espresse il celebre psicologo:

 

“Il futuro è preparato nell’inconscio già molto tempo prima e perciò può essere indovinato dai chiaroveggenti”.

Da:  Erinnerungen, Träume, Gedanken von C.G. Jung (Ricordi, Sogni e riflessioni), in collaborazione con Aniela Jaffé, Walter Verlag Zürich und Düsseldorf, 1961.


"Queste [le carte dei tarocchi] sono una sorta di idee archetipiche, di natura differenziata. I Tarocchi in sè esprimono il tentativo di rappresentare i componenti ordinari del flusso dell’inconscio, e perciò sono adatte ad un metodo intuitivo che ha lo scopo di comprendere il flusso della vita, forse anche predire eventi futuri, eventi che si presentano in ogni caso alla lettura delle condizioni del momento presente". Da: Vision: Notes of the Seminar given in 1930-1934 by C.G. Jung (Visioni: note del seminario tenuto nel 1930-34 da C.G. Jung) a cura di Claire Douglas, in due volumi, Bollingen Series XCIX, Princeton University Press,  Princeton, New Jersey, 1997.

 

Informazioni

335.5619171 / 320.0834484 / info@associazioneletarot.it

 

I Tarocchi, dal Rinascimento a oggi

Mostra a cura di:
Anna Maria Morsucci, Riccardo Minetti

 

Comitato Scientifico

 

Antonella Aloi, dottore in psicologia e counselor

Giordano Berti, storico dell'esoterismo nell'arte e scrittore (Ass. Le Tarot)

Moreno Burattini, scrittore

Franco Cardini, docente di storia medievale, università di Firenze (Ass. Le Tarot)

Nicola Antonio De Giorgio, esperto di antiche carte da gioco

Domenico Rosa, giornalista

Laura Paola Gnaccolini, storica dell'arte, Soprintendenza di Milano

Sasha Graham, autrice

Walter Haas, studioso di carte da giococ, già docente Università di Friburgo

Michael Howard, docente, Università di New York (Ass. Le Tarot)

Barbara Moore, autrice

Giovanni Pelosini, autore (Ass. le Tarot)

Paolo Aldo Rossi, docente di Storia del Pensiero Scientifico, Università di Genova (Ass. Le Tarot)

Bepi Vigna, giornalista e scrittore

Andrea Vitali, Presidente associazione culturale Le Tarot (Ass. Le Tarot)

Claudio Widmann, saggista e analista junghiano (Ass. Le Tarot)

 

Catalogo a cura di:

Pietro Alligo, Riccardo Minetti e Anna Maria Morsucci

(Edizioni Lo Scarabeo, 2017)

 

Testi di:

Pietro Alligo, Antonella Aloi, Giordano Berti, Moreno Burattini, Andrea Busto, Nicola Antonio De Giorgio, Gero Giglio, Laura Paola Gnaccolini, Sasha Graham, Walter Haas, Alberto Milano, Riccardo Minetti, Barbara Moore, Anna Maria Morsucci, Giovanni Pelosini, Domenico Rosa, Bepi Vigna, Andrea Vitali

 

PREFAZIONE

Andrea Busto

Direttore Fondazione e Museo Ettore Fico

 

La proposta inaspettata che mi venne lanciata, un anno orsono, fu quella di ospitare un "evento espositivo" in cui arti applicate, fumetto, nu­merologia, esoterismo, cabala, simbologia greca, egizia e romana, autori noti e ignoti dell'arte europea, convivessero e portassero nuove cono­scenze al mondo dei Tarocchi attraverso la straordinaria collezione di al­cuni privati, di Pietro Alligo e della Casa editrice Lo Scarabeo - che quest'anno festeggia i trent'anni di produzione -, creata dal collezionista in­sieme a Mario Pignatiello e offrire al vasto pubblico, che frequenta le mo­stre temporanee, uno strumento di conoscenza semplice, lineare, completo, rigoroso, profondo, ineccepibile e in linea con la consueta programma­zione del MEF.

 

Fin da subito il nostro museo ha cercato di abbattere quelle barriere cul­turali che, per semplificazione o radicalismo, si sono volute costruire in pas­sato, fra arti alte e applicate, fra classicismo e sperimentazione, fra collezioni pubbliche e private, dove l'esclusione e la separazione sottintendevano anche cesure fra differenti classi sociali, fra eruditi e connesseur. Ma la Storia è composta da un'infinita massa di dettagli che delineano affreschi complessi costruiti con elementi estremamente significativi ed eterogenei. I Tarocchi appartengono alla "storia popolare" e la loro "popo­larità" non è dissimile dalle tradizioni, dai racconti e dalle musiche cosid­dette regionali che hanno accompagnato, nel passato e nel presente, il quotidiano scorrere del tempo e l'evolversi del gusto. Per il solo fatto che artisti considerati "importanti" si siano ispirati ai Tarocchi - da Andrea Mantegna a Niki de Saint Phalle e fino all'ultima installazione di Adelita Usni-Bey nel Padiglione italiano della Biennale di Venezia edizione di que­st'anno 2017-, testimoniano la vitalità dei Tarocchi e dell'interesse che continuano a suscitare a tutti i livelli sociali e culturali.

 

L'iconografia dei Tarocchi ha radici nella cultura cortese del Rinasci­mento italiano che, a sua volta, attraverso il neoplatonismo e la riscoperta delle vestigia antiche da parte degli artisti, soprattutto quelli toscani quat­trocenteschi - fregi, ghirlande, particolari architettonici e tutta la scoperta e la riscoperta del mondo romano e in seguito di quello egizio - introdus­sero parallelismi fra presente e passato per costruire un immaginario di continuità fra dei, imperatori romani e principi rinascimentali. I Tarocchi servivano e servono ancora da specchio ma anche da iconostasi, in­somma fungono da porte o da "stargate" per entrare in dimensioni tem­porali diverse, per entrare in contatto con l'inconscio, per aiutare una maieutica del pensiero nascosto e quindi dell'Io più profondo.

 

Commistioni poi fra il mondo esoterico è quello cristiano crearono sin­cretismi atti a modernizzare le figure utilizzate lasciandole però in quello spazio temporale e misterioso dell'interpretazione. È invece rozzo e fuorviante l'utilizzo disinvolto che alcune pseudo filo­sofie odierne ne fanno per piegarli a fini lontani dalla loro scientificità e corretta interpretazione confondendoli in un melting pot superficiale e ignorante.

 

L'utilizzo indiscriminato di interpretazioni tratte da siti internet disin­formati sta imbastardendo l'immagine, la storia e i significati dei Tarocchi ponendo il confine - il limite - tra vero e verosimile in un contesto sempre più labile. È pur vero comunque che molto del fascino e del successo dei Tarocchi sta proprio nell'estrema facilità del loro uso e della loro interpre­tazione che è sempre filtrata dalle conoscenze personali, dalla cultura, dal­l'estrazione sociale e dalla buona fede di chi li "legge" (interpretazione) e di chi "se li fa leggere" (audizione).

 

Ho accettato quindi volentieri questo progetto in cui il museo conteni­tore "non avvalora a tutti i costi il contenuto" ma, vigile, si fa garante e scru­poloso redattore di un evento artistico, scientifico e culturale. Il percorso scelto è stato quello dell'informazione innanzitutto, in cui alla base sono stati presi in considerazione quegli elementi di sapere e cu­riosità che possono trasformare una mostra in un viaggio illuminante, af­fascinante e divertente. I curatori e il MEF hanno quindi scelto il percorso scientifico, cronolo­gico e artistico per esplicare il mondo dei Tarocchi e per aumentare il nu­mero degli estimatori o dei semplici neofiti.

 

INDICE DEL CATALOGO

 

PREFAZIONE

Andrea Busto

 

LO SCARABEO, UNA STORIA LUNGA TRENT'ANNI

Pietro Alligo

 

PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA

Anna Maria Morsucci

 

LA STORIA DEI TAROCCHI

Anna Maria Morsucci

 

LA NASCITA DEI TAROCCHI

Andrea Vitali

 

I TAROCCHI MINIATI A MILANO E FERRARA

Giordano Berti

 

I TAROCCHI E L’ALCHIMIA: IL MAZZO SOLA BUSCA
Laura Paola Gnaccolini

 

IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA ‘TAROCCO’

Andrea Vitali

 

I TAROCCHI IN ITALIA, TAROCCHINI E MINCHIATE

Nicola Antonio De Giorgio

 

I TAROCCHI MARSIGLIESI

Walter Haas

 

I TAROCCHI IN EUROPA

Alberto Milano

 

I MAESTRI DELL’ESOTERISMO

Giordano Berti

 

DALLA DIVINAZIONE ALLA CONSAPEVOLEZZA

Anna Maria Morsucci

 

TAROCCHI E STORYTELLING

Gero Giglio

 

DESTINO E LIBERO ARBITRIO

Barbara Moore

 

LA STRUTTURA DEI TAROCCHI E IL VIAGGIO DELL'EROE

Sasha Graham

 

LA LETTURA DEI TAROCCHI

Sasha Graham

 

IPOTESI SUL PERCHÉ I TAROCCHI FUNZIONANO

Giovanni Pelosini

 

I TAROCCHI COME SPECCHI

Anna Maria Morsucci

 

TAROCCHI PER ESPLORARE LA PSICHE

Antonella Aloi

 

LA MEDITAZIONE CON I TAROCCHI

Barbara Moore

 

I TAROCCHI E L'ARTE

Anna Maria Morsucci

 

ICONOLOGIA DEI TRIONFI

Andrea Vitali

 

TECNICHE DI STAMPA

Giordano Berti

 

LA CREAZIONE DI UN MAZZO DI TAROCCHI

Riccardo Minetti

 

I TAROCCHI NELLA CULTURA POPOLARE.

Bepi Vigna

 

I GRANDI ARTISTI DEI TAROCCHI CONTEMPORANEI

Domenico Rosa

 

LA MAGIA EROTICA NELLE IMMAGINI DEI TAROCCHI

Moreno Burattini

 

IL GIARDINO DEI TAROCCHI

Andrea Busto