ARCANA MENTE
I simboli degli Arcani Maggiori
INCONTRO CON
GIANLUCA RUGGERI & ANDREA VITALI
Teatro Comunale La Venere
Savignano sul Panaro, Via Doccia 72 - ore 16,30
Teatro Comunale La Venere in occasione dell'incontro con Gianluca Ruggeri e Andrea Vitali
Le allegorie presenti nelle carte dei Trionfi appartengono a un repertorio figurativo consueto nel nostro Occidente medievale, riscontrabile negli affreschi delle cattedrali, in quelli dei palazzi pubblici e nei trattati enciclopedici e astrologici del tempo. In pratica, tali figure si configurano come una vera e propria Biblia Pauperum, cioè una “Bibbia dei Poveri”. Attraverso l’utilizzo ludico delle carte, il popolo traeva direttamente da queste una conoscenza della mistica cristiana e dei suoi contenuti, concetti che venivano continuamente rimandati alla mente, assecondando con ciò un metodo legato all’Ars Memoriae del tempo.
È stato possibile decifrare il loro contenuto riferendole al contesto culturale delle corti principesche dell’Italia padana, con il loro gusto per le immagini moralistiche tratte sia dalla tradizione religiosa, soprattutto da quella biblica, sia dalla mitologia classica. Infatti per tutto il Medioevo e il Rinascimento, gli “Antichi Dei” continuarono ad essere presenti nella cultura cristiana, anche se con un carattere diverso da quello della divinità. Da un lato erano ritenuti eroi civilizzatori che insegnarono agli uomini molte arti, come Minerva, considerata la prima tessitrice, o Apollo, il dio medico. Un’altra concezione li interpretava come allegorie di vizi e virtù, ed è con questa veste che vengono raffigurati in alcune carte dei Trionfi. Ad esempio, la virtù cristiana della “Fortitudo”, viene rappresentata nella carta della Forza dal mitico Ercole che sconfigge il leone Nemeo, simbolo degli istinti animali; l’Amore, nel suo significato di passionalità istintuale, è raffigurato da Cupido intento a lanciare i suoi strali su incauti amanti; il Sole (nella sua accezione di “Veritas”) è impersonato da Apollo, che illumina la terra col suo disco.
Molte figure dei Tarocchi riprendono chiaramente l’iconografia cristiana come, ad esempio, l’immagine del Mondo, rappresentato nelle carte quattrocentesche dalla Gerusalemme Celeste posta all’interno di un tondo sorretto da angeli e sovrastato a volte dalla Gloria. Rimanda all’immagine della Fede la carta della Papessa, simile a quella dipinta da Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova. E gli esempi potrebbero continuare.
Gianluca Ruggeri e Andrea Vitali in un momento della conferenza
Ulteriori fonti di ispirazione furono i trattati astrologici del tempo. La figura del Bagatto o Giocoliere appare tra i “Figli della Luna”, cioè tra i mestieri sottoposti all’influenza dell’astro. La figura del “Misero”, o Folle, si trova tra i “Figli di Saturno”; quella degli Amanti tra i “Figli di Venere”; il Papa tra i “Figli di Giove” e l’Imperatore tra i “Figli del Sole”. Inoltre, figure di astrologi compaiono in diversi mazzi dei Trionfi a rappresentare la Luna o le Stelle.
Vi sono infine immagini tratte dalla vita quotidiana. Un esempio di notevole interesse si riscontra dalla figura dell’Appeso, che si riferisce alla pena che veniva comminata ai traditori nel periodo medievale. Nel affresco dell’Inferno del 1410, opera di Giovanni da Modena (Cappella Bolognini, S. Petronio, Bologna), un’identica figura è servita quale rappresentazione della pena di contrappasso per l’idolatria, considerata la più grande forma di tradimento in quanto rivolta a disconoscere il proprio Creatore.
All’inizio del Cinquecento alcune immagini dei tarocchi, come la Luna e il Sole, vennero modificate sulla base dei trattati iconologici del tempo, e, mentre la figura della Torre si arricchì di contenuti biblici (La distruzione della casa di Giobbe), altre furono rese aderenti all’iconografia ermetica. Nella carte delle Stelle, infatti, è rappresentata l’origine astrale dell’anima secondo la concezione platonica, mentre nella carta del Mondo è raffigurata quell’Anima Mundi che, secondo Ficino, rappresenterebbe l’elemento mediatore tra l’uomo e Dio.
Germano Caroli, Sindaco di Savignano, e Gianluca Ruggeri
L'uomo è i suoi simboli, scriveva Carl Gustav Jung. Ieri, grande emozione da rivivere con "l'iconografia simbolica" dei 22 Arcani Maggiori, descritta egregiamente da due grandi Maestri contemporanei: il Prof. Andrea Vitali e il Prof. Gianluca Ruggeri . Un vivo ringrazianento anche al Sindaco del Comune di Savignano sul Panaro che, con il suo qualificato intervento, ha reso l'evento ancor più straordinario. Bravi e unici veramente!
Informazioni su Gianluca Ruggeri, socio dell'Associazione Le Tarot, al link http://www.letarot.it/page.aspx?id=450
Su Andrea Vitali, presidente dell'Associazione Le Tarot, si veda al link http://www.letarot.it/page.aspx?id=9
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