Andrea Vitali (a cura)
BOLOGNA E I TAROCCHI
Un Patrimonio Italiano del Rinascimento
STORIA ARTE SIMBOLOGIA LETTERATURA
Appendice a cura del Museo Internazionale dei Tarocchi
cm. 17 x 24
pp. 224 di testo e pp. 60 non numerate di foto a colori per complessive pp. 284
Copertina in brossura plastificata
Mutus Liber (Museodei by Hermatena Edizioni), Riola (Bo), 2020
(www.mutusliber.it - info@mutusliber.it)
ISBN 978-88-99841-56-0
Acquistabile su:
http://www.mutusliber.it/bologna_e_i_tarocchi.html
Attualmente, molti fra gli storici riconosciuti a livello accademico fra i massimi esperti dell’argomento, attribuiscono alla città di Bologna l’origine dei tarocchi. Per questo motivo, gli editori hanno sentito la necessità di pubblicare il presente volume che in forma esaustiva presenta, attraverso documenti in gran parte inediti, lo stretto rapporto che unisce quelle carte a Bologna. Un dovere ma anche una necessità, poiché oggigiorno, lungi dall’essere stati dimenticati, i tarocchi svolgono una notevole attrazione a livello mondiale, per l’arte con cui sono stati e continuano a essere realizzati, per il loro contenuto filosofico, per quello letterario, psicologico e antropologico. Un fenomeno culturale che da Bologna si è propagato nel mondo e di cui è sentita la necessità che il mondo conosca.
INDICE
Andrea Vitali Dal Ludus Triumphorum al Ludus Tarochorum
1. Ludus Triumphorum: un gioco etico 2. Il significato della parola ‘Tarocco’ 3. Il Bagatto, simbolo del peccato
Andrea Vitali Trionfi, Tarocchi e Tarocchini a Bologna dal XV al XIX secolo
1. Il Principe inventore del Ludus 2. Il Sermone di San Bernardino 3. Documenti e carte
Michael Howard L’ordine dei Trionfi a Bologna
1. Introduzione: l’ordine, da esempi letterari 2. I tarocchi nel nord Italia dal XV al XVII secolo 3. Il Bagattino e i quattro Papi 4. Da Amore a Morte 5. Dal Diavolo al Sole 6. Le ultime due carte 7. Riepilogo
Ross Sinclair Caldwell Prevalenza della regola pari-papi nei Tarocchi bolognesi
1. Piemonte 2. Ercole Mamellini (1546-1620) 3. Il simbolismo della regola 4. Sommario
Andrea Vitali
Appunti di Iconologia
1. Gli Appesi per un piede nell’affresco dell’Inferno di Giovanni da Modena
in Cappella Bolognini a San Petronio – 1410 2. Traditori a Bologna 3. L’Eremita con colonna 4. Il Matto
Alberto Beltramo Sulle carte da gioco stampate a Bologna in età moderna
1. Opus Diaboli? 2. Un mercato in espansione 3. Le carte bolognesi: uno standard di qualità 4. L’affaire Montieri
Andrea Vitali Tarocchi e Tarocchini in Letteratura
1. Giulio Cesare Croce 2. Cesare Rinaldi 3. Adriano Banchieri 4. Bartolomeo Bocchini 5. Giuseppe d’Ippolito Pozzi 6. Anonimi religiosi 7. Girolamo Baruffaldi 8. Francesco Maria da Bologna (Egasto Acrivio) 9. Camilla Rosa Grimaldi 10. Antonio Golini 11. Francesco Algarotti 12. Francesco Albergati Capacelli 13. Benvenuto Robbio, conte di San Raffaele 14. Giancarlo Passeroni 15. Anonimi
Andrea Vitali
Tarocchi Appropriati
1. I Trionfi de Tarocchini Apropriati ciascheduno ad una Dama Bolognese 2. Thrionfi de Tarocchi e motivi latini appropriati a ciascuno dei canonici
di San Pietro 3. Carattere dei Parrocchi della Città di Bologna tolti dalle figure principali
del giuoco de’ Tarrocchi
Michael Howard Cartomanzia a Bologna prima del 1750 ed Etteilla prima del 1760 a confronto
1. Introduzione
2. I Trionfi pre-1750 a Bologna rispetto a Etteilla 1783 e al de Mellet 1781 3. La comparazione del de Mellet e di Etteilla tra semi di tarocchi e semi francesi 4. Perché queste corrispondenze? 5. Il primo lavoro autoproclamato di Etteilla sulla cartomanzia 6. Confronto tra Bologna prima del 1750 ed Etteilla c. 1753-1757 7. Conclusione e Alexis di Etteilla 8. Appendice A: Alexis 9. Appendice B: Estratti da Le Bohémien, con i significati bolognesi forniti da Pratesi
prima del 1750 e da Vitali e Zanetti per gli altri
Andrea Vitali
Crimini e Tarocchi
1. Il Tarocchino nell’Archivio Criminale di Bologna, sec. XVI 2. Un omicidio nella Bologna del ‘700 per debiti al gioco dei Tarocchini
3. Giocatori di carte contro immagini della Beata Vergine
MUSEO INTERNAZIONALE DEI TAROCCHI
Alberto Cesare Ambesi Il Museo dei Tarocchi o della Sapienza Sospesa
I Fondatori: Morena Poltronieri - Ernesto Fazioli
Presentazione del Museo Le opere
Cristina Dorsini Il Meneghello
«A Dio non dispiace il Tarocchino» scriveva il gesuita Antonio Golini nel Settecento in una delle sue Lettere Familiari. Asserzione che trovava compiacenti tutti i Bolognesi che a quel gioco dedicavano buona parte del loro tempo, vantandosi di essere stata la loro città ad avere dato i natali a quelle famose carte, amate sempre e dovunque nell’intera Europa.
D’altronde, i documenti parlavano chiaro: si trattava di un gioco che gli storici del tempo asserivano essere stato «inventato dalla studiosa mente dei Bolognesi» in epoca antichissima. Poi, fino a non molti anni fa, a Palazzo Felicini-Fibbia, in via Galliera, troneggiava in una stanza un dipinto seicentesco di notevoli dimensioni che ritraeva in maniera fantasiosa il Principe Francesco Antelminelli Castracani Fibbia, discendente del celebre condottiero delle armi ghibelline Castruccio Castracani. Scritte sotto il quadro lo identificavano come inventore dei tarocchini la cui creazione avvenne circa centocinquant’anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1419 oppure nel 1410 data la grafia incerta. Per alcuni storici il personaggio era frutto di invenzione, affermazione dettata senza alcuna accurata indagine negli archivi bolognesi. Ma i documenti vennero ritrovati e assieme a questi l’indicazione che quanto riportato nel quadro corrisponde a verità, avendo quel Principe inventato non i tarocchini, ma il gioco dei tarocchi vero e proprio, a quel tempo chiamato Ludus Triumphorum. Il dipinto scomparve anni addietro, trafugato da mano ignota. Una perdita desolante per la città di Bologna.
Dando adito al mondo accademico per il quale i tarocchi rappresentano una delle più straordinarie realizzazioni del pensiero umanistico italiano, risulta evidente che la sua invenzione avvenuta nella città felsinea dovrebbe rendere famosa oltremodo Bologna nel mondo. Questo libro si prefigge pertanto di illustrare la storia dei tarocchi e dei tarocchini bolognesi attraverso la presentazione di fonti documentarie reperite con severi criteri storico-filologici presso le maggiori istituzioni pubbliche della città. E ancor di più, poiché per la prima volta viene spiegato, tramite documenti antichi, il significato della parola tarocco, dall’etimologia fino a ora sconosciuta, oltre alla presentazione di scritti inediti sulla storia del tarocchino e quanto la migliore letteratura di autori bolognesi ha prodotto su questo gioco nei seicento anni della sua storia. Tutto questo a opera di storici ritenuti a livello accademico fra i maggiori esperti internazionali sull’argomento.
|