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AA.VV.
Claudio Benzoni (a cura) In una parola
Frammenti di un'enciclopedia casuale
Benzoni Editore (Varese)
Genere: Saggio
Pagine: 224
Formato: 15 x 21 cm
Copertina cartonata
Confezione: Brossura a filo refe
Anno: Settembre 2014
ISBN: 978-88-902642-6-9
Prezzo: Euro 16,00
Distributore: Unicopli
Umberto Galimberti, Dacia Maraini, Tito Boeri, Stefano Bollani, Michela Marzano, Silvio Garattini, Marcelo Barros, Piera Degli Esposti, Dacia Maraini, Andrea Vitali e molti altri autorevoli autori e noti studiosi sono i protagonisti di questo libro, nel quale hanno 'steso' i loro testi eloquenti per conferire un rinnovato valore e un inconsueto impulso significativo alle parole, fornendo nel contempo un'ampia panoramica del pensiero 'creativo' contemporaneo. Queste brevi esposizioni ci fanno capire quanto le parole siano importanti e che apprezzarle e utilizzarle significa non solo salvaguardare un patrimonio linguistico, ma anche alimentare la ricchezza del nostro immaginario profondo. Perché le parole creano idee e ci fanno conoscere la realtà in modo sempre nuovo e diverso.
Le pagine di questo libro sono siate aperte per accogliere frammenti di definizioni che la visione creativa di diversi autori ha tracciato oltre i confini dei significati convenzionali.
Le esposizioni, in alcuni casi profonde e indagatrici, in altri scandite con ritmo singolare o disinvolto, affrontano l'origine silenziosa che le parole e la loro essenza lasciano trasparire, suggerendo riflessioni e visioni originali, elementi fondamentali per una lettura dai diversi accenti e cromatismi ma sempre intelligente e profonda.
Incontri di questa natura e qualità sono rari e costituiscono un modello di cultura che educa, ma nel contempo non stabilizza, inizi tende a “desituare” le certezze e le operazioni della ragione, a distoglierla da ogni compromettente associazione con i contesti culturali.
L’intervento di Andrea Vitali riguardante la parola “Leggerezza”, risulta importante per tutti gli amanti dei simboli dei tarocchi, evidenziando uno dei significati espressi dalla figura del Matto. Di seguito un estratto dal suo intervento:
"Vasto è il repertorio delle virtù: le cardinali (Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza), le intellettuali (Sapienza, Scienza, Intelletto), le teologali (Fede, Speranza, Carità) e tutte le altre che liberamente ognuno può enumerare. Ve n’è una, in particolare, della quale il nostro tempo, così greve di gesti e d’accenti, assai dovrebbe far pratica.
Dice Galileo, con il suo limpido ragionare sull’architettura dell’universo: «Perché dell’andare al fondo la tavoletta d’ebano o la sottil falda d’oro, quando ella vi va, n’è, senza alcun dubbio, cagione la sua gravità, maggior di quella dell’acqua, adunque è forza che del suo galleggiare, quando ella si ferma, ne sia cagione la leggerezza».
Né materia né energia, “Leggerezza” è un’attitudine, una opportunità, peraltro non assoluta, perché un che, di per sé leggero, può manifestarsi più, o magari meno, leggero a petto di altri corpi. “Leggerezza”, però, in quanto qualità di condizione, concettualmente s’estende al di là delle categorie della fisicità e finisce con il contenere nella sua incorporea sostanza tutte le cose, le idee e i sentimenti. Se gradazione tonale e intensità di trasparenza definiscono la leggerezza di acque e ombre, di cielo e fantasmi, di forme e volumi, v’è altro che qualifica con l’attributo di leggerezza le modalità dell’essere e dell’agire, etc...".
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