Rinascimento Italian Style Art è un progetto editoriale creato nel 2014 dallo storico dell’esoterismo nell’arte Giordano Berti e dall’art designer Letizia Rivetti. Questo progetto è finalizzato allo studio storico e alla ristampa di antiche carte da gioco, Tarocchi e mazzi oracolari.
Il progetto Rinascimento si avvale della preziosa collaborazione dell’Accademia delle Scienze di Torino e del British Museum di Londra, oltre che di collezionisti privati e ricercatori in vari ambiti del sapere.
Tutte le opere sono stampate in tiratura limitata, in modo assolutamente fedele agli originali e arricchite da studi storici inediti. Gli splendidi cofanetti che ospitano queste opere sono autentici scrigni prodotti da esperti artigiani italiani, evitando l’uso di plastica e inchiostri nocivi.
Non a caso, quella prodotta da Rinascimento è definita dagli esperti come “la più lussuosa e raffinata collezione di Tarocchi e Sibille al mondo”.
WEBSITE: https://rinascimentoitalianart.wordpress.com/
ALCUNI MAZZI DELLA NOSTRA PRODUZIONE
Tarocchi Mantegna Ladenspelder 1540, Deluxe Box e Art Box … a confronto
Queste 50 splendide carte, un tempo attribuite al grande Andrea Mantegna, sono considerate una delle più enigmatiche creazioni dell’arte rinascimentale.
L’opera fu creata a Ferrara verso il 1460-65 e in seguito fu copiata da numerosi artisti, che così ne tramandarono il contenuto sapienziale.
L’unica edizione completa è quella, assolutamente splendida, dell’incisore tedesco Johann Ladenspelder intorno al 1540. Il Tarocco Mantegna-Ladenspelder è riproposto in due versioni che ne esaltano la bellezza, la nobiltà e la spiritualità
Giuseppe Maria Mitelli, Giuoco di Carte, con nuova forma di Tarocchini
Tra il 1660 e il 1665, Giuseppe Maria Mitelli produsse per il Conte Filippo Bentivoglio un mazzo di carte inedito, intitolato “Giuoco di Carte, con nuova forma di Tarocchini”.
L’opera consisteva in 6 fogli intonsi sui quali erano disposte 62 carte. Si trattava, in pratica, di un Tarocchino bolognese identico, nella struttura, ai Tarocchi tradizionali, eccetto che per l’eliminazione di 16 carte: i 2, 3, 4 e 5 di ogni seme.
Ovviamente, per usare queste carte era necessario tagliarle e incollarle su un cartoncino robusto. Ci sono documenti che confermano questo uso, ma non resta traccia di mazzi prodotti all’epoca di Mitelli, eccetto alcuni fogli intonsi e qualche libro sulle cui pagine furono incollate le carte, già colorate in precedenza.
Probabilmente qualcuno, affascinato dalla bellezza delle figure incise da Mitelli, commissionò ad un pittore il lavoro di coloritura e chiuse le carte in un libro, come fosse uno scrigno pieno di cose preziose.
Qualcuno di quei libri, appartenuto a nobili bolognesi, è fortunatamente sopravvissuto in collezioni pubbliche e private.
Qualche decennio dopo la morte di Mitelli, avvenuta il 7 febbraio 1718, la fabbrica bolognese ALLA TROMBETTA, ristampò e fece dipingere a mano una quantità imprecisata di Tarocchini di Mitelli, mettendoli sul mercato per uso dei giocatori di carte. La data presunta è il 1750 circa.
Uno di quei mazzi, oggi conservato alla Biblioteca Nazionale di Parigi, è all’origine delle presente edizione, l’unica che rispecchia fedelmente i colori, le dimensioni e tutte le caratteristiche dello straordinario Tarocchino di Mitelli.
Grazie a questa ristampa, gli amanti dei tarocchi possono ammirare ciò che Giordano Berti ha definito “un volo di fantasia, un gioiello di creatività, un perfetto esercizio stilistico”.
Tarocchi Sola Busca, sec. XV
Il Sola Busca è l’unico mazzo di Tarocchi del 15° secolo arrivato ai nostri giorni completo di tutte le 78 carte.
Stando a recenti studi fu creato intorno al 1491 dal pittore Nicola di Maestro Antonio, che senza dubbio tradusse in immagini un progetto iconografico di un ermetista che alcuni identificano con Ludovico Lazzarelli. Di fatto, questo è il primo mazzo alchemico della storia e il primo mazzo che ha tutte le 78 carte illustrate con personaggi dinamici e scene complesse.
I 22 Trionfi raffigurano eroici condottieri dell’antichità greco-romana e, in due casi, della storia biblica: Nenbroto (Nemrod) e Nabuchodenasor (Nabucodonosor).
Le Carte di Corte e le Numerali mostrano scene di vita quotidiana, immagini di fantasia e allegorie alchemiche.
I simboli sono leggermente differenti da quelli tradizionali: Dischi invece dei Denari, Mazze invece dei Bastoni; Anfore invece delle Coppe. Le Spade rimangono Spade.
Agli inizi del Novecento, l’esoterista inglese ebbe modo di vedere queste carte e ne trasse spunto, in parte, per creare il Rider-Waite Tarot dipinto da Pamela Colman Smith.
L’edizione di Rinascimento Italian Style Art (700 copie numerate) è l’unica che, per colori e dimensioni, è assolutamente fedele alle carte originali conservate alla Pinacoteca di Brera, a Milano.
Al mazzo è allegato un libretto di Giordano Berti che riassume la storia e i significati di queste splendide carte.
Tarocchi di Papus
Papus è stato il più prolifico divulgatore delle tradizioni esoteriche del Novecento.
A lui si deve anche quest’opera meravigliosa che racchiude sia la tradizione cartomantica, sia la mistica esoterica che vede nei Tarocchi i sentieri che portano al Paradiso perduto.
Dopo 110 anni dalla prima pubblicazione all’interno di Le Tarot divinatoire, i Tarocchi di Papus tornano alla luce in una nuova veste che ne accentua il fascino cabalistico.
Le carte, originariamente in bianco e nero, sono state ristampate da Rinascimento nel 2019, in una spettacolare versione a colori curata dallo storico dell’esoterismo Giordano Berti.
Un colore particolare distingue la cornice e distingue ciascun seme, sulla base della tradizione alchemico-cabbalistica-astrologica.
Le 78 carte riportano i significati divinatori in quattro lingue: francese, italiano, inglese e spagnolo.
Il mazzo è stato prodotto in due versioni, Deluxe e Art Box, entrambe in EDIZIONE LIMITATA: 900 esemplari numerati e firmati.
Tarocchi di Besançon
I Tarocchi detti “di Besançon” costituiscono un capitolo estremamente affascinante nella storia dei Tarocchi. In sostanza, si tratta di un classico Tarocco marsigliese dove la Papessa e il Papa furono sostituiti dalle divinità greche Giunone e Giove.
In realtà, i Tarocchi di Besançon non furono inventati nel capoluogo della Borgogna ma a Strasburgo, in Alsazia, intorno al 1715. Dall’Alsazia questo modello si diffuse in Svizzera, Francia orientale e nei Paesi tedeschi dove i fabbricanti locali adattarono le immagini al loro stile.
Tra i mazzi più belli spicca quello creato a Salisburgo verso il 1780 da Josef Rauch Miller. Quello di Miller è considerato in assoluto il più splendido mazzo di Tarocchi del Settecento.
I Tarocchi di Miller, oggi al British Museum di Londra, sono stati riprodotti da Rinascimento Italian Style Art in modo assolutamente fedele all’originale in tutti i dettagli: colori, dimensioni e retro delle carte.
Nella ristampa sono stati volutamente conservati anche i difetti tipici della produzione di carte da gioco in epoca settecentesca.
Il mazzo è stato stampato su carta speciale di cotone in una tiratura limitata a 900 copie numerate e firmate su una carta di garanzia.
Al mazzo è accompagnato un studio storico, I Tarocchi nel Paesi tedeschi dal 16° al 18° secolo, a firma di Giordano Berti , che riporta tutti gli elementi essenziali di questa tradizione.
Le carte sono inserite in un raffinato cofanetto a forma di libro, ideato dall’art designer Letizia Rivetti e prodotto da esperti artigiani italiani.