Saggi Storici sui Tarocchi di Andrea Vitali

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Trattato del gioco delle Minchiate

Un documento sul gioco delle Minchiate del 1716

 

Andrea Vitali, gennaio 2011

 

 

In occasione delle nostre ricerche sulle minchiate, abbiamo trovato presso la Biblioteca di Castiglion Fiorentino un documento che appare di straordinaria importanza per la completezza della spiegazione del gioco e delle sue regole 1. Si tratta del manoscritto Regole del nobile e dilettevole gioco delle Minchiate, composte dall'Avv. Niccolò Onesti (Roma, 1716) 2. Il documento, collocato quale inserto 7 (su 9) nel Ms. miscellaneo 550 (formato cm. 77 x 20), proviene dalla casa del Sig. Giuseppe Cagnoni, nipote ed erede dello storico Guseppe Ghizzi. Di questo manoscritto la Biblioteca possiede addirittura copia, contenuta nel Ms. miscellaneo 185, realizzata sempre a opera del medesimo autore, e donata a quella Istituzione dalla vedova dello stesso storico nel 1895 assieme a tutti i manoscritti appartenenti al marito.


L'esemplare del Ms. 550, i cui fogli sono molto rovinati, risulta senza dubbio essere la stesura iniziale, la mala copia diremmo, piena di correzioni e con scritte riportate anche negli spazi bianchi a mo' di appunti. Nella pagina iniziale sopra il titolo è scritto furono stampate in un libricciolo e sotto di esso Prefazione e lateralmente Sono composti dall'Avv° Abb. Niccolò Onesti in Roma autografo. Il trattato prosegue poi immediatamente con il primo capitolo. Nell'ultima pagina, nella parte superiore troviamo la dedica Amico Lettore, mentre nella inferiore è riportato l'Indice dei Capitoli; alla sinistra dell'indice, separata da linea di divisione, la scritta Frontespizio e sotto, sempre separato da linea, Regole del nobile onesto e dilettevol gioco delle minchiate a cui seguono diverse parole in gran parte cancellate, fra cui Data in luce...ciascuno possa apprendere con siffatta maggior facilità di forme...Anno 1716.  


La buona copia, il Ms. 185, riporta semplicemente il titolo di Trattato del gioco delle Minchiate 3, e risulta in buone condizioni. Per la disamina dei contenuti ci avvarremo pertanto di quest' esemplare. 

 

Il Trattato, composto da 26 pagine non numerate, dal formato di cm. 16 1/2 x 23, è strutturato in otto capitoli preceduti dalla seguente dedica all'Amico Lettore:


AMICO LETTORE



"Essendo conveniente a chi che sia per sollievo delle sue applicazioni qualche onesto e dilettevol trattenimento e fra questi parendo molto proprio quello del gioco delle minchiate; si per la di lui curiosità e vaghezza, e molto più per la di lui virtuosa qualità, atteso che è un vivo esercizio di buon genio, di spirito, et ingegno, non meno che di attenzione, e memoria, com'anche di economia. Pertanto si è stimato bene di raccoglierne nel presente libretto a benefizio comune le regole, le quali si sono stimate più proprie e generali perche ogn’uno possa apprenderlo con più facilità, e mediante il medesimo impiegar con quella modestia, divertimento et economia, che porta regolarmente la natura di detto gioco, le ore della sua conveniente recreazione. Gradisci pertanto ò lettore questa piccola fatigha e compatiscila insieme, se manca in qualche cosa, come fatta per ingegno et in poche ore e Vivi Felice".


Il testo si presenta con molte sottolineature, il cui scopo è di attirare l'attenzione del lettore. La lunghezza dei capitoli è variabile ampliandosi a iniziare dal terzo.


Di seguito riportiamo il Capitolo Primo, da cui siamo informati che il gioco consisteva di 97 carte, di cui 40 Tarocchi [Trionfi] e 56 carte dette La Cartiglia. I Tarocchi erano quelli contrassegnati con numeri a iniziare dall' I, detto Ganellino (nome utilizzato al plurale per identificare questo gioco accanto a quello di Minchiate, con sua variante Gallerini utilizzato in Liguria e Sicilia) fino al numero XXXV, cioè il segno zodiacale dei Gemelli, per poi proseguire con le cosiddette Arie: la Stella, la Luna, il Sole, il Mondo e infine le Trombe. A questi 40 Tarocchi veniva aggiunto il Matto, senza numero, posto per quarantunesimo Tarocco. La Cartiglia era composta da quattro specie di carte, cioè Coppe, Danari, Spade e Bastoni di cui 10 carte numerali e 4 figure - fante, cavallo, regina e re - per ciascuna specie, per un totale di 56 carte, le quali unite ai tarocchi raggiungevano il cospicuo numero di 97 carte.

 

Nel riportare il Capitolo Primo, abbiamo mantenuto la punteggiatura e le sottolineature così come presenti in originale, mentre sono state riportate per intero le parole abbreviate.


Cap. Primo

Spiegazione generale delle carte con cui si gioca alle Minchiate.


"Il mazzo delle carte con cui si gioca alle minchiate consiste in n° 97, quarantuna delle quali si domandano Tarocchi e le altre 56. si domandono La Cartiglia.


Li Tarocchi son quelli che son contrasegnati à capo di ciascuna carta con il numero; incominciando dall'uno che si chiama Ganellino sino al numero XXXV, doppo il quale seguita in ordine la Stella, che viene ad essere il 36. Dopoi la Luna. 37. poscia il Sole. 38. Il Mondo 39. e finalmente le Trombe che compiscono il numero di 40 e le dette cinque si domandano le Arie. Aggiungendosi alli detti Tarocchi anche il Matto che non ha numero et' è' cosi detto perché è vario e si mista con tutte le carte e da esse tassativamente si scioglie come si dirà in apresso, che si pone per il 41. Taroccho.


La Cartiglia si divide in 4. specie; cioè coppe e denari = spade e bastoni; ciascuna delle quali consiste in 14 carte, cioè 10 di numero appresso nelle medeme (medesime) e 4 Figure, cioè Fante à spade e bastoni, e Donna à coppe e denari. Dapoi Cavallo, poi Regina, e poi = Re, che in tutte 4. le dette specie compiscono il suddetto n°. di 56. carte, quali unite alli suddetti Tarocchi 41.fanno il suddetto n°. di 97 come si è detto".


Questi gli argomenti trattati negli ulteriori capitoli:


Cap. 2°.
Spiegazione della Qualità e natura delle suddette carte e di quello che contano ciascuna di esse.


Cap. 3°.
Spiegazione delle verzigole. Quali siano? Di quante sorti? E quanto contino?


Cap. 4°.
Del modo e regola di cominciare il detto Gioco delle minchiate e dar le carte di esso, con la loro dovuta distribuzione alli 4, Giocatori.


Cap. 5°.
Del modo di giocare il detto gioco doppo fatta la sudetta distribuzione di carte à giocatori.


Cap. 6°.
Del modo del contare e del segnare rispettivamente li resti che saran corsi e vinti nel gioco doppo terminato ciascuno di essi.


Cap. 7°.
Spiegazione e notizia di alcune regole generali, e pone necessità a sapersi per il detto Gioco.


Cap. 8°, et ultimo
Notizie di altre regole più particolari da sapersi per apprendere con più facilità il significato di detto Gioco, et à giocar bene il medesimo.

 

La trascrizione integrale del manoscritto, curata dallo storico dei giochi di carte Girolamo Zorli, è riportata in formato PDF al termine dell'articolo 4.


A scopo documentativo si riportano la prima e l'ultima pagina del Ms. 550 oltre alle tre pagini iniziali del Ms. 185 contenenti la dedica Amico Lettore, il Capitolo Primo l'inizio del Secondo 4

                                               

                                                                             
                                                                                              Ms. 550
                                                                                       PRIMA PAGINA


                                                   Ms 550 I   

                                                                                              MS. 55o
                                                                                     ULTIMA PAGINA


                                                     ms 5550 II

                                                                                             MS. 185
                                                                                        Prima Pagina
                                                                                     AMICO LETTORE


                                                   Amico lettore

                                                                                                Ms. 185
                                                                                         Seconda pagina
                                                                               INIZIO  CAPITOLO PRIMO

                                                                                            
                                                       Pap. Primo I
                                                                                                     
                                                                                                     MS. 185
                                                                                                 Terza Pagina                                                                                          
                                                             FINE CAPITOLO PRIMO - INIZIO CAPITOLO SECONDO   
              

                                                           Cap. Primo II



Trascrizione completa del Trattato del gioco delle Minchiate - Ms. 185 (pdf)


Note

1. Mentre il documento più antico sul gioco delle minchiate, purtroppo non esaustivo, è costituito dal commento di Paolo Minucci, apparso nella prima edizione de Il Malmantile Racquistato di Lorenzo Lippi pubblicato nel 1676, integrato successivamente nel 1731 da Antonio Maria Biscioni in occasione di una nuova edizione dell'opera (si veda al riguardo Il 'Malmantile Racquistato'), il primo regolamento conosciuto del gioco delle Minchiate era l'introvabile Regolamento del nobilissimo gioco delle minchiate di Raffaele Peveroni del 1727. Il presente documento si pone pertanto come la prima testimonianza in ordine temporale, di grande importanza per la notevole mole di informazioni in esso contenute, fra cui l'attribuzione del termine Ganellino alla carta del Bagatto.  

2. Niccolò Onesti era di Castiglion Fiorentino, membro della nobile Famiglia Onesti, avvocato a Roma nel sec. XVIII.

3. Sul significato del termine Minchiata in riferimento al gioco, abbiamo trovato un documento dei primi del sec. XVI che lo identifica come "cosa sciocca": "sminchiata volse dir da sciocchi". Si veda al riguardo Farsa Satyra Morale.

4. Desideriamo ringraziare il personale della Biblioteca di Castiglion Fiorentino per le preziose informazioni e la squisita disponibilità.



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